Come conservare l’abito da sposa dopo le nozze?
09/01/2018 | Dalida Sposa, Organizzazione
Tutti i consigli affinché rimanga intatto!
Conservare l’abito dopo il giorno del Sì è una delle preoccupazioni che maggiormente turba le spose.
Dopo averlo sognato, cercato, trovato e finalmente indossato in uno dei giorni più emozionanti della vita, è doveroso prendersene cura per preservarne la bellezza nel tempo.
Allora cosa fare per esser certe che resti intatto e non si rovini con il passare degli anni?
Ve lo spieghiamo noi, dandovi pochi e semplici consigli!
Innanzitutto è fondamentale, dopo il ricevimento, portare l’abito in lavanderia.
Se sapete di dover partire per il viaggio di nozze, affidate questo compito ad una persona che possa occuparsene. Amiche, testimone, mamma… l’importante è muoversi nel più breve tempo possibile per evitare che le macchie resistenti si fissino definitivamente, rendendo il lavoro più complicato o, peggio ancora, impossibile.
È importante, soprattutto, occuparsi della scelta della lavanderia per tempo, per essere certe di lasciare l’abito nelle mani di professionisti.
In tal caso è opportuno ricordare che ne esistono di specializzate nel lavaggio degli abiti da sposa. Non lasciate che la fretta dell’ultimo momento vi induca a scegliere la lavanderia sbagliata, ricordate quanti sacrifici ha comportato la scelta dell’abito perfetto!?
Una volta pulito, bisognerà conservarlo. Questo è uno dei punti più “spinosi”.
In generale, se la custodia fornitavi dall’Atelier è in tessuto (NON IN PLASTICA) e possibilmente bianca, potete tranquillamente riporvi l’abito.
Se, però, dopo il ricevimento, notate delle macchie sull’abito e lo riponete in quella custodia, ricordate di controllarla accuratamente perché il lavaggio in lavanderia sarebbe inutile se si utilizza una confezione macchiata.
In alternativa alla custodia dell’Atelier, potete scegliere di avvolgere l’abito in un lenzuolo bianco oppure optare per un una scatola in cartone o in tessuto. Questi due espedienti fanno sì che l’abito “respiri”, scongiurando il pericolo di ingiallimenti e perfino la comparsa di muffa.
Il consiglio in questo caso, è quello di evitare i luoghi umidi come le soffitte o le cantine, prevedendo piuttosto uno spazio nell’armadio. Potrete scegliere di appenderlo, utilizzando una gruccia ampia e resistente per non rovinare le spalline, oppure di piegarlo nella scatola insieme ad un eventuale coprispalle, ai guanti e al velo (tutti avvolti separatamente nella carta velina o in lenzuola bianche).
Quando avrete individuato il metodo a voi più congeniale per conservare l’abito nell’armadio, ricordate di fargli prendere aria almeno due volte l’anno. Questa operazione è fondamentale, soprattutto in ragione del fatto che non potrete usare naftalina o antitarme, prodotti aggressivi che rovinano il tessuto.
Se, però, anche la più remota possibilità che le tarme possano venire a farvi visita vi fa raggelare il sangue, potete ricorrere ad alcuni rimedi naturali. Esistono delle spezie come le stecche di cannella, l’alloro e i chiodi di garofano, il cui odore allontana il rischio di “insetti indesiderati”. Potrete quindi preparare dei sacchettini in cotone da riempire con un mix di tutti questi odori e appenderli nel guardaroba.
Una volta conservato l’abito prestando attenzione a questi piccoli ma utilissimi accorgimenti, potrete finalmente rilassarvi, certe del fatto che nel momento in cui aprirete l’armadio, lui sarà lì, bello come il giorno in cui, fra tanti, lo avete scelto per accompagnarvi in una favola lunga una vita!